Al pellegrino che saliva a piedi al santuario, dopo un’ora e più di cammino partendo dal fondovalle, in prossimità della Cappella dell’Apparizione si presentava il tratto finale, il più ripido e impervio di tutto il percorso: il Sentiero delle Beatitudini.
I nostri avi immaginando che questo ultimo ostacolo fosse stato messo lì apposta per scoraggiare anche il pellegrino più tenace lo chiamarono Sentiero del Diavolo.
Oggi il sentiero è stato reso più agevole ed è sembrato opportuno togliere quel riferimento poco consono alla santità del luogo: è stato deciso di chiamarlo Sentiero delle Beatitudini e l’apposizione lungo lo stesso di lastre di pietra con incise le beatitudini evangeliche vuole essere un invito al pellegrino ad avvicinarsi al Santuario abbandonando le logiche di questo mondo per rifarsi invece alle logiche evangeliche.
Le due denominazioni , quella antica di Sentiero del Diavolo e quella più recente di Sentiero delle Beatitudini così estreme l’una all’altra perché ogni radicale scelta evangelica nello spirito delle Beatitudini scatena comunque la lotta col nemico di Dio e dell’uomo, il Diavolo.