Giubileo: un anno di eventi (anche alla Guardia)

Cinque chiese giubilari – fra le quali il santuario di N.S. della Guardia – quattro pellegrinaggi a Roma e una manciata di eventi speciali. Sono numerose le iniziative della diocesi di Genova per il Giubileo 2025, presentate nella Cattedrale di San Lorenzo da mons. Gianluigi Ganabano, prefetto della cattedrale e referente diocesano, da don Gianfranco Calabrese, vicario episcopale, e da don Francesco Fully Doragrossa, coordinatore per la pastorale giovanile diocesana, alla presenza di mons. Marco Doldi, vicario generale dell’arcidiocesi di Genova in rappresentanza dell’Arcivescovo di Genova, padre Marco Tasca (qui il suo videomessaggio). Il calendario completo del Giubileo è disponibile qui e sul sito dell’Arcidiocesi di Genova.

«Il Giubileo sarà aperto a San Pietro da Papa Francesco il 24 dicembre; ma lo stesso Santo Padre ha chiesto che ogni diocesi apra l’anno santo nella propria cattedrale» ha detto mons. Ganabano, sottolineando anche il senso spirituale del titolo, “Pellegrini di speranza”, voluto dal Papa: «Un pellegrinaggio verso la terra del Cielo». «In questo anno tutto dovrebbe cambiare» ha aggiunto «in cui ciascuno di noi auspica la liberazione dalle schiavitù».

L’inaugurazione

L’evento inaugurale sarà quello del 29 dicembre alle ore 15.30. A un momento di preghiera alla Chiesa del Gesù, ispirato dalla bolla di indizione del Giubileo, seguirà un pellegrinaggio in processione presieduto dall’arcivescovo fino al sagrato della Cattedrale; qui il triplice suono dello jobel, il corno d’ariete della tradizione ebraica da cui deriva la parola “giubileo”, aprirà ufficialmente l’Anno santo. Dopo la preghiera dell’arcivescovo davanti al Crocifisso bianco giunto dalla parrocchia di Mignanego, avrà inizio la celebrazione eucaristica, che potrà essere seguita in diretta su Telepace 2 (canale 85). Da notare che in tutte le parrocchie della diocesi le Sante Messe del pomeriggio di domenica saranno sospese.

I pellegrinaggi: in uscita e in entrata

Nell’arco dell’anno sono previsti diversi pellegrinaggi, alcuni dei quali hanno per protagonisti i giovani, come ha fatto notare don Fully Doragrossa, coordinatore per la pastorale giovanile diocesana. Il primo, dal 25 al 27 aprile, è legato al Giubileo degli Adolescenti, ovvero i ragazzi di età compresa fra i 12 e i 17 anni, e vedrà anche la santificazione di Carlo Acutis. Del secondo pellegrinaggio, dal 28 luglio al 3 agosto, sono protagonisti i giovani: nel corso delle giornate giubilari, avverrà anche la canonizzazione di Pier Giorgio Frassati.

A questo movimento «in uscita» corrisponde un movimento in entrata. «Genova è sulla rotta dei pellegrini verso Roma» ha detto Doragrossa «soprattutto di coloro che arrivano dalla Francia e dalla Spagna. Chiediamo a tutta la città la disponibilità a ospitare questi giovani in transito». La richiesta è stata ribadita anche da Paola Bordilli, assessora al commercio, pro-loco e tradizioni del Comune di Genova, che ha esteso ai cittadini l’invito «a rendersi disponibili aprendo le proprie case».

Le chiese giubilari

Saranno cinque le chiese giubilari in Liguria. Alla Cattedrale di san Lorenzo si aggiungono il santuario di Nostra Signora della Guardia di Ceranesi, il Santuario di Gesù Bambino di Praga di Arenzano, il Santuario di Nostra Signora della Guardia a Gavi e il Santuario di Nostra Signora del Suffragio a Recco.

La Guardia ospiterà il Pellegrinaggio del mondo del lavoro (15 giugno 2025) e il Giubileo della Spiritualità Mariana (11 ottobre). Inoltre, è diventato giubilare il pellegrinaggio mensile con l’arcivescovo, Padre Marco Tasca.

I luoghi per le opere di misericordia

Nella sua Bolla di indizione del Giubileo, Papa Francesco ha infine indicato i luoghi per le opere di misericordia. Si tratta degli ospedali (a Genova il Galliera, il San Martino e il Villa Scassi), delle carceri di Marassi e Pontedecimo, delle cappelle dei cimiteri e di quella dell’Auxilium.

Le parole chiave: come una seggiolina pieghevole

Paragonando la speranza a una seggiolina pieghevole con tre gambe, don Gianfranco Calabrese, vicario episcopale, ha ribadito in chiusura le parole chiave del Giubileo: «La riconciliazione, anche quella sociale» ha detto «la pace, che sarà centrale nei convegni dedicati al mondo della scuola, e la giustizia, con la Caritas che sta preparando un approfondimento sul lavoro, un tema su cui dovremmo diventare più sensibili».

Ele.Ni.