Don Andrea Robotti
Molte persone, incoraggiate dal bel tempo, nel periodo natalizio sono salite al Santuario della Madonna della Guardia per partecipare alle varie funzioni liturgiche, per iniziare insieme l’anno giubilare, per dire una preghiera, per visitare l’esposizione dei presepi… o per altri motivi.
Tutto questo movimento mi ha fatto pensare alla Guardia come “luogo dinamico”.
L’entrata e l’uscita dei pellegrini dal Santuario, l’incedere delle persone nella navata centrale verso la statua di Gesù bambino, la sosta nella sala delle candele, il salire i gradini sotto la statua della Madonna dietro l’altare, l’aprire e il chiudere la porta del confessionale e tanti altri gesti indicano che in Basilica “non si sta mai fermi”. Il Santuario non è un luogo bloccato nel proprio immobilismo, chiuso in un recinto senza prospettive e senza vitalità.
È un luogo vivo, perché le preoccupazioni, i dolori, le attese, le gioie, i ringraziamenti animano questo Santuario. Ma soprattutto è un luogo vivo, perché animato dalla presenza di Dio e dalla protezione di Maria. Potremmo dire che il Santuario della Madonna della Guardia è un “luogo dinamico” perché, innanzitutto, è Maria che si è messa in movimento per incontrare Benedetto Pareto il 29 agosto del 1490 e, tramite lui, una grande moltitudine di persone. La Madonna è venuta incontro all’umanità in quanto madre premurosa e attenta alle esigenze spirituali e materiali dei suoi figli. Maria si è mossa perché abitata dall’Amore di Dio e desiderosa di aiutare tante persone a vivere un’autentica esperienza di fede.
Benedetto Pareto, con umile semplicità e grande entusiasmo, si è lasciato coinvolgere in questo progetto di Maria di costruire un luogo di preghiera. Il dinamismo di Maria è diventato il dinamismo di Benedetto e di tante altre persone che sono diventate protagoniste della storia di questo Santuario e della Chiesa. Ancora oggi volontari, sacerdoti, suore… testimoniano la bellezza di essere coinvolti nell’accoglienza dei pellegrini, nel far conoscere la storia di questa Apparizione e nell’avvicinare i fedeli al Signore tramite Maria, Regina della Guardia.
Questo dinamismo interpella tutti noi. Vogliamo rimanerne spettatori o diventarne parte attiva?
Abbiamo il desiderio di metterci in cammino in un percorso di crescita? Oltre al movimento fisico, cerchiamo di vivere un “movimento spirituale”?
Parlare della Guardia come “luogo dinamico” ci riporta al tema del dinamismo della fede che, una volta ricevuta e accolta, richiede di essere trasmessa, perché anche altri possano accoglierla e approfondirla. In quest’anno giubilare vorremmo offrire ai tanti pellegrini che salgono sul monte Figogna occasioni e appuntamenti per rimettersi in moto nel cammino di fede. Per tutti e per ciascuno vorremmo che il Santuario fosse un’oasi nel pellegrinaggio della vita dove poter dissetare la propria sete di Dio. Sarà nostro impegno aiutare quanti verranno al Santuario a sviluppare (o riattivare) un autentico dinamismo spirituale, superando resistenze interiori, pregiudizi, fatiche e rigidità.
In attesa di vederci al Santuario, vi auguro in questo anno giubilare di essere instancabili pellegrini di Speranza!